Il primo caso ha come protagonista un 40enne di Carrara che dopo la denuncia della compagna per maltrattamenti, era stato colpito da un provvedimento del Tribunale di Massa che gli aveva imposto di lasciare l’abitazione e di non avvicinarsi alla ex per nessun motivo. La scorsa Estate, peró, il 40enne contravvenendo al divieto del Giudice, si era appostato sotto casa della donna e poi vedendola rientrare di sera con i loro figli, l’aveva prima accusata di non essere una buona madre e poi le aveva messo anche le mani addosso, strattonandola fino a farla cadere, il tutto in presenza non solo dei bambini, ma anche di testimoni. Dopo quell’episodio, la posizione dell’uomo si era notevolmente aggravata, infatti con un nuovo provvedimento del Tribunale era finito agli arresti domiciliari con l’obbligo di non prendere contatti di nessun tipo con la ex, ma nemmeno quella misura era servita a tenerlo a bada.

Infatti, il 40enne, che nel frattempo aveva patteggiato una pena a due anni di reclusione per i maltrattamenti ai danni della compagna, nelle ultime due settimane aveva ricominciato a tormentarla inviandole messaggi di posta elettronica intimidatori.Addirittura, durante una telefonata per salutare i figli, l’aveva anche minacciata di morte. Esasperata ed impaurita da quelle parole, la donna si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Avenza, che appena informati di ciò che stava accadendo, per evitare qualsiasi rischio hanno avvisato l’Ufficio di Sorveglianza di Massa. La risposta del Giudice non si è fatta attendere, infatti in meno di 48 ore i Carabinieri hanno ricevuto l’ordine di recarsi a Castelnuovo Magra dove il 40enne stava scontando i domiciliari per notificargli il provvedimento di carcerazione. L’uomo è stato quindi portato in Carcere a Massa.  

Il secondo provvedimento restrittivo, invece, riguarda le peripezie di un 40enne originario del Senegal che era stato denunciato dalla compagna per una serie di maltrattamenti avvenuti nel corso della loro travagliata convivenza, iniziata circa due anni fa. La donna, che abita in centro a Carrara, a Febbraio di quest’anno si era convinta a sporgere denuncia nel momento in cui per lei era diventato impossibile portare avanti la convivenza con l’extracomunitario, a causa dei suoi frequenti scatti d’ira e delle pesanti umiliazioni che tante volte, in preda ai fumi dell’alcool, l’uomo non le aveva risparmiato.

Nel loro rapporto non erano mancate nemmeno le minacce di morte, al punto che per evitare guai peggiori, in più occasioni la compagna dell’extracomunitario era stata costretta a nascondere i coltelli che aveva in casa e poi a chiudersi a chiave nella propria camera da letto, con la speranza che lui smaltisse l’ennesima sbornia.

Dopo la denuncia al Tribunale di Massa, lo straniero era stato colpito dalla misura cautelare del divieto di dimora in tutto il territorio del Comune di Carrara, perciò la vittima, assistita anche dal centro antiviolenza di Carrara, era tornata a vivere in tranquillità. Scattata l’emergenza sanitaria per la pandemia da Corona-virus, però, il senegalese ritrovatosi senza casa e senza adeguate risorse economiche per reperire una nuova sistemazione, tramite il proprio avvocato aveva ottenuto dal Giudice una temporanea sospensione del divieto di dimora a Carrara che gli era stato sostituito con l’obbligo di firma presso la Caserma dei Carabinieri. Inoltre, la sua ex convivente si era offerta di accoglierlo di nuovo a casa sua per un breve periodo, rassicurata anche dal fatto che l’uomo negli ultimi tempi stava seguendo un percorso di recupero per disintossicarsi dall’alcool.

In realtà il 40enne non ha rispettato nemmeno uno dei suoi buoni propositi, anzi in pochi giorni ha cominciato a collezionare una serie di reati e di comportamenti fuori dalle regole, fra cui un furto di merce all’interno di un supermercato e ripetute molestie in giro per la città dovute al suo stato di ubriachezza, creando non pochi grattacapi alle Forze dell’Ordine che gli hanno contestato anche ripetute violazioni ai divieti di spostamento anti-coronavirus. Soprattutto, con il suo comportamento è tornato a rendere la vita impossibile alla donna che in buona fede l’aveva di nuovo ospitato, costringendola più volte a chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Non è servito nemmeno ripristinare di nuovo l’allontanamento da Carrara con il divieto di dimora, in quanto il 40enne imperterrito è tornato a bussare alla porta della sua ex. A quel punto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Carrara, su ordine del Giudice, lo hanno arrestato e portato in carcere a Massa.

Il Maggiore Cristiano MARELLA, Comandante della Compagnia Carabinieri di Carrara, dopo gli ultimi avvenimenti, rivolge un appello a tutte le donne vittime di violenza di genere: “In questo periodo di pandemia in cui si è costretti a rimanere più tempo a casa, può capitare che alcune vittime di maltrattamenti si trovino ancora più in difficoltà a causa della convivenza forzata 24 ore su 24 con i partner violenti. Per questo motivo raccomandiamo a tutte donne che non sono più in grado di sopportare il compagno fuori controllo o che si sentono in pericolo e hanno bisogno di aiuto in fretta, di rivolgersi prima di tutto ai centri antiviolenza della zona, che sanno fornire consigli molto utili e possono dare anche sostegno e assistenza legale. Però, per i casi più gravi, quando le vessazioni e i maltrattamenti persistono, resta importantissimo rivolgersi subito al 112 oppure alla più vicina Caserma dei Carabinieri”.


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